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Dinara Safina regina al Foro Italico

E’ Dinara Safina la prima russa ad aggiudicarsi gli Internazionali d’Italia al termine di un match in cui, malgrado le rispettive posizioni in classifica (numero 1 la Safina, n. 8 la Kuznetsova), non partiva con i favori del pronostico, vuoi per il recente precedente di domenica scorsa vinto agevolmente da Svetlana, vuoi per il cammino assai diverso che aveva caratterizzato le 2 tenniste verso la finale: 9 ore e 47 minuti il tempo trascorso in campo dalla sorella Marat per le rimonte operate ai danni di Zheng, Martinez Sanchez e Venus Williams, 6 ore e 19 minuti il tempo occorso alla Kuznetsova per triturare le sue avversarie a cui aveva concesso un solo set, quello vinto da Flavia Pennetta negli ottavi.
Per questo nessuno si sarebbe aspettato un epilogo così netto a favore della fresca numero 1 del mondo su una Svetlana troppo nervosa per poterla impensierire. Brava la Safina a rimanere sempre molto continua ed a non essere preda dei tanti passaggi a vuoto che avevano caratterizzato le sue partite fino alla finale. Dinara partiva subito forte nel primo set, portandosi sul 4-1 prima di subire la rimonta poco convinta della 24enne di San Pietroburgo che risaliva sul 3-4 prima di cedere il set col punteggio di 63. Il secondo set si decideva nel terzo gioco al termine del quale la Kuznetsova perdeva il servizio e la testa, subendo un parziale di 5 giochi ad uno. A poco serviva il conforto morale della nuova coach Larisa Savchenko, al fianco di Svetlana da poche settimane.

La Kuznetsova ha probabilmente pagato la pressione di sentirsi la favorita e non ha praticamente opposto alcuna resistenza ad un’avversaria brava a non lasciarla rientrare al termine del primo set. Dinara ha ammesso di essere stata molto aiutata dalla prestazione molto al di sotto delle aspettative della sua connazionale: “Sono davvero felice, dopo la sconfitta di Stoccarda il mio coach mi aveva detto di non pensare troppo a quel match. Devo ammettere che anche lei mi ha aiutato molto quest’oggi”.
Per Svetlana si tratta dell’ennesima sconfitta in finale; prima di Stoccarda era stata protagonista di ben 10 sconfitte nelle ultime 11 finali. L’ultimo titolo, prima di quello della settimana scorsa, risaliva al torneo di New Haven del 2007 quando beneficiò di ben 3 ritiri consecutivi.

L’ultima numero 1 a vincere il torneo romano era stata la Hingis nel 1998. A conferma dello straordinario livello raggiunto dagli Internazionali d’Italia, il fatto che sia il torneo maschile che quello femminile siano stati vinti dai giocatori che in questo momento sono in cima alle classifiche. Se Nadal è il leader incontrastato del circuito maschile, la Safina non gode dello stesso “rispetto” da parte delle sue colleghe. Ad inizio settimana la numero 2 del mondo Serena Williams aveva detto chiaramente di sentirsi la vera numero 1, a dispetto di qualsiasi classifica.
La Safina, con questa finale, ha legittimato di gran lunga la prima posizione nel ranking, al termine di una settimana in cui era chiamata a difendere gli 860 punti della vittoria di Berlino 2008. La Kuznetsova, dal canto suo, guadagna una posizione in classifica, salendo al numero 7.

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