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Category: Internazionali di Roma

Murray supera Nalbandian in 3 set

Il numero quattro del tabellone degli Internazionali d’Italia, il britannico Andy Murray batte in tre set l’argentino Nalbandian per 61 46 75 ed accede agli ottavi di finale del torneo,

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Roma 2012: scende in campo Murray

La testa di serie numero 4 del Torneo, Andy Murray, è sceso in campo sul Centrale per il suo primo incontro. Sulla sua strada l’argentino Nalbandian.

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Conclusi gli Internazionali BNL d’Italia: grande successo di pubblico

Nonostante due sessioni serali in meno e tre giornate gravemente ostacolate dalla pioggia battente, gli spettatori paganti dell’edizione 2009 degli Internazionali BNL d’Italia sono stati in totale 166.143 (+ 2,28% rispetto ai 162.433 del 2008), di cui 109.989 nel torneo maschile (+2,16% rispetto ai 107.661 del 2008) e 56.154 in quello femminile (+ 2,52% rispetto ai 54.772 del 2008).
L’incremento è stato dunque di simile entità percentuale per tutte e due le settimane di gioco.
Gli abbonati sono stati 2.995 (di cui 41 al solo torneo femminile), con un aumento di 203 unità rispetto al 2008.(+ 6,78%).

Dinara Safina regina al Foro Italico

E’ Dinara Safina la prima russa ad aggiudicarsi gli Internazionali d’Italia al termine di un match in cui, malgrado le rispettive posizioni in classifica (numero 1 la Safina, n. 8 la Kuznetsova), non partiva con i favori del pronostico, vuoi per il recente precedente di domenica scorsa vinto agevolmente da Svetlana, vuoi per il cammino assai diverso che aveva caratterizzato le 2 tenniste verso la finale: 9 ore e 47 minuti il tempo trascorso in campo dalla sorella Marat per le rimonte operate ai danni di Zheng, Martinez Sanchez e Venus Williams, 6 ore e 19 minuti il tempo occorso alla Kuznetsova per triturare le sue avversarie a cui aveva concesso un solo set, quello vinto da Flavia Pennetta negli ottavi.
Per questo nessuno si sarebbe aspettato un epilogo così netto a favore della fresca numero 1 del mondo su una Svetlana troppo nervosa per poterla impensierire. Brava la Safina a rimanere sempre molto continua ed a non essere preda dei tanti passaggi a vuoto che avevano caratterizzato le sue partite fino alla finale. Dinara partiva subito forte nel primo set, portandosi sul 4-1 prima di subire la rimonta poco convinta della 24enne di San Pietroburgo che risaliva sul 3-4 prima di cedere il set col punteggio di 63. Il secondo set si decideva nel terzo gioco al termine del quale la Kuznetsova perdeva il servizio e la testa, subendo un parziale di 5 giochi ad uno. A poco serviva il conforto morale della nuova coach Larisa Savchenko, al fianco di Svetlana da poche settimane.

La Kuznetsova ha probabilmente pagato la pressione di sentirsi la favorita e non ha praticamente opposto alcuna resistenza ad un’avversaria brava a non lasciarla rientrare al termine del primo set. Dinara ha ammesso di essere stata molto aiutata dalla prestazione molto al di sotto delle aspettative della sua connazionale: “Sono davvero felice, dopo la sconfitta di Stoccarda il mio coach mi aveva detto di non pensare troppo a quel match. Devo ammettere che anche lei mi ha aiutato molto quest’oggi”.
Per Svetlana si tratta dell’ennesima sconfitta in finale; prima di Stoccarda era stata protagonista di ben 10 sconfitte nelle ultime 11 finali. L’ultimo titolo, prima di quello della settimana scorsa, risaliva al torneo di New Haven del 2007 quando beneficiò di ben 3 ritiri consecutivi.

L’ultima numero 1 a vincere il torneo romano era stata la Hingis nel 1998. A conferma dello straordinario livello raggiunto dagli Internazionali d’Italia, il fatto che sia il torneo maschile che quello femminile siano stati vinti dai giocatori che in questo momento sono in cima alle classifiche. Se Nadal è il leader incontrastato del circuito maschile, la Safina non gode dello stesso “rispetto” da parte delle sue colleghe. Ad inizio settimana la numero 2 del mondo Serena Williams aveva detto chiaramente di sentirsi la vera numero 1, a dispetto di qualsiasi classifica.
La Safina, con questa finale, ha legittimato di gran lunga la prima posizione nel ranking, al termine di una settimana in cui era chiamata a difendere gli 860 punti della vittoria di Berlino 2008. La Kuznetsova, dal canto suo, guadagna una posizione in classifica, salendo al numero 7.

Fantastica semifinale a Roma: la Safina batte Venus Williams in 3 ore e 10 minuti

Dinara Safina conquista la finale degli Internazionali BNL d’Italia, dopo aver sconfitto Venus Williams per 67(3) 63 64, in quello che probabilmente verrà ricordato come uno dei suoi migliori match in carriera, nonché una delle più emozionanti partite del torneo romano.
Ci sarà quindi la rivincita della finale di domenica scorsa a Stoccarda, con Svetlana Kuznetsova di nuovo opposta alla sua connazionale.
La numero 1 del mondo è riuscita a battere per la prima volta in carriera Venus Williams, ma per farlo ci sono volute 3 ore e 10 minuti, in cui ha dovuto dare fondo a tutte le sue energie, fisiche e mentali.
Ma la partenza di Dinara non era stata delle migliori: tesa e fallosa, si era ritrovata sotto di un break già dopo 3 giochi, e in brevissimo tempo stava già inseguendo prima 4-1 e poi 5-2. L’ennesima rimonta della russa, però, riportava la situazione in parità sul 5 pari, poco prima di arrivare al tie-break. Qui era però Venus a risalire in cattedra, chiudendo per 7 punti a 3 un tie break dominato con 5 vincenti e sfruttando forse un’eccessiva passività della Safina.
L’abbrivio del primo set vinto portava la Williams avanti di un break (2-0) anche nel secondo. Ma l’impressione che la russa avesse trovato la chiave per disinnescare il gioco dell’avversaria veniva confermata dal successivo controbreak e, soprattutto, dal probabilmente decisivo settimo game. Sul 3 pari, infatti, Venus otteneva una palla break che non riusciva a convertire, sotto la pressione della Safina: era il preludio di un clamoroso parziale di 11 punti a 1, che consegnava il secondo set alla russa.
La Williams, ormai evidentemente provata, riusciva ad arginare il dilagare della russa, ma solo per poco. Dinara riusciva infatti a strappare il servizio all’avversaria sull’1-1, e lo confermava a zero per portarsi 3-1, dando l’impressione di poter concludere in scioltezza il terzo set. Ma la reazione della statunitense non si faceva attendere, e riusciva a ottenere il contro break con uno straordinario game di risposta sul 3-2, con il pubblico entusiasta dopo 3 lunghissimi scambi di livello straordinario. Era il primo di 4 break consecutivi, che mandavano la Safina a servire per il match sul 5-4. La tensione, che ormai si era impadronita di tutto il centrale, giocava un brutto scherzo alla russa, incapace di mantenere la lucidità nel game più importante della partita. Allo scoccare delle 3 ore di gioco, la numero 1 del mondo concedeva infatti ben 4 palle del 5 pari all’avversaria, commettendo dal 30-15 ben 3 doppi falli in 4 punti. Davvero incredibile la differenza tra la giocatrice decisa e determinata che annullava i break point, con quella contratta e timorosa che sulle innumerevoli parità di quest’ultimo game non riusciva a prendere l’iniziativa su un’avversaria ormai stremata. Ma al secondo match point, cadeva la strenua resistenza di Venus, incapace di tenere in campo un rovescio che atterrava alle spalle di una Safina troppo sfinita per esultare.
Per Dinara, la seconda finale in due settimane, e una vittoria che ha un po’ il sapore della consacrazione, come reale e meritevole numero 1.

Roma Virtuale S.r.L.