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Nadal supera Djokovic: per la quarta volta è il re di Roma

Rafael Nadal è per la quarta volta il campione degli Internazionali BNL d’Italia. Nessuno era mai riuscito in tale impresa. Il numero 1 del mondo ha battuto 7-6 6-2 il campione in carica Novak Djokovic, in una finale durata 2 ore e 3 minuti.
Le speranze del serbo di difendere il titolo si sono spente nel tie break del primo set, quando un Nadal fino a quel momento sotto i suoi abituali e straordinari standard, si è preso 7 degli ultimi 8 punti per chiudere il parziale e di fatto la partita.
Il match era iniziato come molti si aspettavano, con Nadal a pieni giri e determinato a spegnere sul nascere le velleità di Djokovic. Il maiorchino ha infatti ottenuto il break in apertura per involarsi subito sul 2-0, e l’ha poi conservato sino al 5-3. Ma mentre Nole acquisiva la sicurezza nei colpi che all’inizio gli era mancata, Rafa allentava la micidiale morsa con cui aveva stritolato l’avversario nei primi game. Così, dopo aver annullato un set point all’avversario sul 5-3 30-40, il serbo riusciva a ottenere il contro break per issarsi a un insperato 5 pari, sfruttando peraltro un evidente passaggio a vuoto di Nadal. Qui però Nole finiva per pagare un primo 15 tanto straordinario quanto massacrante, smarrendo nuovamente il servizio e sottolineando la propria grande frustrazione con un lancio di racchetta punito con un ammonizione dell’arbitro.
Di nuovo Nadal si apprestatava a servire per il set, e di nuovo era costretto a subire il ritorno veemente di Djokovic. Dopo aver condotto 30-0, e essersi visto annullare un set point da una coraggiosa discesa a rete del serbo, finiva per perdere il servizio per la seconda volta consecutiva, evento ovviamente inedito nel torneo. Ma le sicurezze di Nadal non sono facili da smuovere, e lo ha dimostrato un tie-break condotto con grande intelligenza e dominato per 7 punti a 2, con un Djokovic poco lucido e troppo frettoloso. Come si diceva, il match è virtualmente finito lì.
Il secondo set è rimasto in equilibrio fino al 3-2, quando Djokovic, avanti 40-15 sul proprio servizio, si è visto ricacciare indietro due prime a oltre 200 km/h, finendo per smarrire entrambi i punti. Qui, sul 40-40, si è avuta netta l’impressione che Nadal avesse appena sferrato due colpi per il definitivo KO. Impressione che si è rivelata fondata, con Rafa che ha sigillato la vittoria con una cavalcata di 4 giochi consecutivi.

Oltre agli ineguagliati quattro titoli al Foro Italico, sono molti altri i numeri che aiutano a rendere la grandezza di questo straordinario campione. Con la sua 30esima vittoria consecutiva sul rosso, Rafa ha conquistato il secondo torneo consecutivo senza smarrire nemmeno un set. Per lui è il 15esimo torneo Masters 1000: a nemmeno 23 anni, supera Roger Federer (14) e si avvicina ulteriormente ai 17 di Andre Agassi, detentore di questo particolare primato. Si tratta del 36esimo titolo, e del 25esimo sulla terra battuta. Questa romana è la terza vittoria sul rosso in altrettante settimane, e si va ad aggiungere ai trionfi di Monte-Carlo e Barcellona.

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